La legge di Parkinson

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Ciao amici!

Oggi voglio condividere con voi alcune riflessioni sulla famosa Legge di Parkinson. L'avete mai sentita? È quel principio secondo cui "il lavoro si espande fino a occupare tutto il tempo disponibile per il suo completamento".

Pensateci un attimo... Quando abbiamo due settimane per completare un progetto, magicamente ci servono proprio due settimane. Se abbiamo solo tre giorni? Riusciamo comunque a portarlo a termine! ⏰

Mi sono reso conto di quanto questa legge influenzi la mia vita quotidiana. Quando non fisso scadenze chiare, anche i compiti più semplici possono trascinarsi per giorni. È come se il nostro cervello avesse bisogno di quella pressione per attivare la massima efficienza.

Come sapete, se avete visto il mio video su come organizzo la mia "space agenda" https://youtu.be/-olDHBZCUrQ, tendo ad avere un'organizzazione a blocchi di tempo, pur mantenendomi abbastanza flessibile. L'unico limite che ho scoperto è che purtroppo, quando assegno troppo tempo a un'attività che in realtà ne richiederebbe meno, questa finirà sempre per occupare tutto il tempo allocato. Classica Legge di Parkinson in azione!

D'altra parte, quando assegno troppo poco tempo, mi ritrovo poi a dover spostare e riscalare le attività successive. Questo mi ha insegnato che serve un costante lavoro di aggiornamento con se stessi.

L'altro giorno, per esempio, avevo pianificato due ore per preparare una presentazione, ma quando ho iniziato, ho notato che stavo dilungando ogni slide solo per riempire il tempo disponibile (prendendo caffè, cazz*ggiando ecc ecc).

Ho iniziato a sperimentare con tempi più brevi per i miei progetti. Sorprendentemente, non solo li completo, ma spesso il risultato è migliore! La concentrazione è più intensa e le distrazioni hanno meno spazio per intrufolarsi.

Provate anche voi questa settimana: scegliete un'attività e dimezzate il tempo che normalmente le dedichereste. Potreste scoprire risorse di produttività che non sapevate di avere! 🚀

E voi, avete mai notato questa dinamica nella vostra vita lavorativa o personale?

Un abbraccio,

G.